L’UOMO PIU’ VECCHIO DEL MONDO

il-bureau-matteo-pelliti-lapis

di Matteo Pelliti

Lapis #02  (Sul superlativo)

E’ morto l’uomo più vecchio del mondo. Aveva 116 anni. Così recitava una notizia di qualche mese fa (vedi qui). Ogni anno ne muore uno. O forse ogni mese. Il più vecchio, che lascia il posto al secondo più vecchio che, nel frattempo, è diventato ancora più vecchio e, alla fine, muore.  Siccome viviamo in una civiltà “dei record”, questo tipo di notizia, basata sul fulcro del superlativo, risulta molto ambita dai media e di facilissimo spaccio. Il superlativo è una notizia in sé, di qualsiasi cosa si tratti. Nel caso della longevità, poi, il vecchio è un boccone gustoso che viene digerito dai media due volte: fa notizia se è ancora in vita, e fa notizia quando se ne va. La variante, poi, può essere di genere: il vecchio più vecchio e la vecchia più vecchia del mondo, a volte in staffetta mortuaria.

Come se esistesse davvero un’anagrafe globale che censisce tutti gli ultracentenari del pianeta. Fanno parte, ormai, pure del bagaglio consolidato d’informazioni sul tema che ognuno di noi ha: a) le ricerche genetiche che vengono svolte sugli stravecchi; b) le abitudini alimentari che seguono (tutti mangiano pochissimo, di solito); c) gli stili di vita (bacco, tabacco e Venere); d) gli alberi genealogici sovrabbondanti che lasciano; e) le prevalenze geografiche d’appartenenza (sempre in Giappone, o in Liguria).  Di uomini e di donne “più vecchi del mondo”, di solito, se ne trovano diversi, compresenti. Così inizia l’inseguimento “mediatico”, quando si avvicendano nel decedere e nel sopravvivere (vedi qui, e ancora qui) rilanciando le età al rialzo, come in un’asta

Quando leggo che è morto l’uomo o la donna più vecchia del mondo spero sempre che in qualche villaggio sperduto, dove il wi-fi non prende, un altro o un’altra, ancora più vecchio di lui, vegeti e sogni senza curarsi d’essere un superlativo, il fossile notiziabile.
E’ morto l’uomo più vecchio del mondo, circa 200.000 anni fa.

Commenti

commenti

0 Comments

Leave a reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>