IL MOVIMENTO A CINQUE STELLE, MA LE CARCERI NO

il bureau - marco viviani - il pinguino di herzog

Il Presidente della Repubblica ha fatto un discorso importante sullo stato delle carceri, secondo alcuni esperti del tema il migliore mai fatto: il più preciso, il più puntuale nel descrivere la situazione, stimolare il Parlamento a prendere provvedimenti, a suggerire alcune strade previste dalla Costituzione compresa la clemenza. Il massimo che è riuscita a fare “l’intelligenza collettiva” è stato invece chiedersi se convenga o meno a Berlusconi.

Siamo in piena epoca di Banalizzazione. Il Movimento Cinque Stelle, per bocca di Grillo – che ha subodorato, col suo istinto, la possibilità di sfruttarla – ha accusato il Quirinale, senza uno straccio di prova, di voler amnistiare anche il cittadino Berlusconi. Una stupidaggine sesquipedale: la più recente legge depositata in Parlamento è ad esempio quella di Manconi, del PD, che istituisce un indulto ben circostanziato e, come prevede la legge, non permetterebbe a Berlusconi di utilizzarlo perché ne ha già favorito una volta (che Berlusconi sia già indultato non lo sa ovviamente nessuno dei loquaci esperti di complottismi). Purtroppo però questi retropensieri funzionano, garantiscono consenso. Per quale ragione?

L’Italia, statistiche alla mano, le più recenti, è il peggior paese d’Europa per competenze linguistiche, matematiche, tali che «impediscono un uso corretto della cittadinanza». Sarà per questo allora che vanno tutti matti per l’iperdemocrazia diretta: era giusto l’ultimo miglio prima del salto nel vuoto, come ha evidenziato Roberto Vecchioni da Fazio alcune sere fa. Il cantautore ha espresso in quella occasione, presentando il suo nuovo album nel quale è ritratto da solo al centro di un ring, tutto il suo disprezzo, fiero, stupendo, per l’«egomania demotrofica» di questo paese, tanto ignorante sulla carta quanto presuntuoso sugli smartphone.

A pagare, ovviamente, per tutto questo populismo d’accatto sono le persone più disgraziate di questo paese. Il popolo delle carceri, riempite da leggi come la Bossi-Fini e la Fini-Giovanardi che hanno comportato il 40% di persone in attesa di giudizio. In quelle carceri neppure ci dovrebbero stare. Ovviamente, quando i radicali hanno promosso i loro referendum non si è visto nessuno dei cinquestelle, eppure quella era l’occasione di mostrare di avere a cuore il problema, eventualmente per la strada dell’abolizione delle leggi costringendo la Camere a produrne al più presto altre (tecnica abusata e pericolosa, perché lascia vuoti legislativi, ma almeno c’era dentro un principio).

Il Parlamento sarà chiamato sia ad eventuali provvedimenti d’urgenza sia a modificare o scrivere nuove leggi che evitino di spedire sempre in carcere il piccolo consumatore di hashish e di lasciare a piede libero il colletto bianco che ha distrutto i risparmi di una vita. Tutto giusto e auspicabile. Ma non si indulti anche il pregiudizio odioso e fissato del M5S: quello è imperdonabile.

Commenti

commenti

0 Comments

Leave a reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>