La Juve del 24

di Alberto Gioffreda

– Pronto?

– Ciao

– Ma chi è?

– Massimo, sono io, Luciano.

– Luciano?

– Si, proprio Luciano.

– Ma saranno 5 anni che non ti fai vedere, sei sparito dopo la finale del Mondiale del 2006. Ma chi fine hai fatto? Perché sei andato via? Hai lasciato solo quel biglietto ’non mi cercate, mi hanno ucciso l’anima’.

– Sono stato un po’ fuori, volevo stare lontano. Vedere quella partita mi ha fatto male. Su 26 giocatori in campo, 10 erano della Juve o lo erano stati, non ce la facevo a vedere cosa succedeva con tutto quel casino di intercettazioni, arbitri, mercato falsato. Io tenevo per questa squadra da piccolo, eravamo forti, che bisogno c’era di fare tutto quello? E poi lo facevano tutti e abbiamo pagato solo noi. Voi vi siete presi uno scudetto senza saperlo.

– Ma adesso, dove sei? Mi è apparso un numero strano. Da dove chiami?

– Sono in Svizzera, ti chiamo da un numero svizzero. Ho fatto un po’ il giro del mondo e adesso mi sono riavvicinato all’Italia. Sai, ho letto che forse c’è qualche speranza che almeno quello scudetto, quello del 2006, dovrebbero revocarlo, ve lo tolgono, almeno un po’ di giustizia, son già contento della radiazione di quel vecchio capostazione.

– Bè, dai, giustizia che? Vuoi mettere quello che facevate voi con quel poco che abbiamo fatto noi? Aveva ragione Giacinto, noi ci difendevamo e basta.  La radiazione di quello era il minimo. A proposito, hai saputo di Giacinto?

– Si, ho saputo. Ma sai che tra me e lui non ci sono mai stati grandi rapporti. E poi si ostinava con questa cosa che noi eravamo ladri, ogni partita che vedevamo insieme a dirmi questa cosa. E poi invece a quanto pare neanche voi eravate dei santi.

– Ma no, no. Ti ho detto, noi lo facevamo per difenderci. E poi dai, non parlar male di Giacinto che non si può difendere.

– Che significa scusa? Che non diceva cazzate? Vogliamo dire che Craxi non ha commesso reati solo perché non si può più difendere? E comunque, tu lo sai. Io ho sempre ripetuto che se noi avevamo da pagare dovevamo pagare. Ma noi come tutti gli altri. E invece noi siamo stati gli unici. Prima di andarmene ho incontrato Adriano e Silvio, erano felici come una pasqua, sapevano che l’avrebbero sfangata e l’anno dopo sono anche andati ad Atene in curva per la rivincita con il Liverpool. Che schifo guarda. Comunque, io aspetto ancora per tornare. Vedo un po’ cosa decide la Figc lunedì prossimo. Se vi tolgono lo scudetto, compro casa, almeno a Campione d’Italia. Altrimenti…

– Vedi che sei in ritardo. Non hai saputo niente allora…

– Saputo che?

– Lunedì non decidono niente. Sono incompetenti, la Figc ha deciso di non decidere.

– Ah vabbè, ma allora in Italia in questi anni non è veramente cambiato niente? Neanche il pallone sono riusciti a pulire nonostante tutto quello schifo…

– Macché, ma quale pulizia, tutto resta così come è stato deciso  5 anni fa…e se te lo posso dire, a questo punto anch’io avrei preferito che quello scudetto ci venisse revocato. Così l’avremmo finita.

– Allora niente, io mi allontano di nuovo, o al massimo resto in Svizzera, mi metto a tifare per lo Sportclub Young Fellows.

– Per chi?

– Vattelo a cercare su internet e capirai. Ma perché non vieni anche tu?

–  No, no. A me va bene così, forse vinco qualche altro triplete.

– Se, ti capita poche volte nella vita di fare il portoghese. Stammi bene. Ciao.

– Ciao

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