Piroso_la7

di Alessio Dell’Anna

Se fossimo in un film un po’ noir potremmo dire che quelli di La7 hanno commesso uno sbaglio di cui si pentiranno.

Antonello Piroso, causa motivi che rimangono tuttora oscuri, ha comunicato pochi giorni fa l’interruzione del suo rapporto decennale con La7, lasciando un vuoto nel palinsesto televisivo che temo rimpiangeremo.

Se la mattina ti alzavi e accedevi il televisore potevi scegliere o fra le nenie comatose di Rai Uno e Mattino Cinque, oppure lui, che col suo “(Ah)iPiroso” era rimasto l’unico esempio di freschezza in una tivù mattutina che rischiava, anziché svegliarti, di lasciarti in uno stato di lobotomia permanente.

È stato un programma che nel suo piccolo ha fatto storia. La formula era molto semplice:  c’era Adriano Panatta, orgogliosamente e dignitosamente calato nella parte del vip decaduto che si fa prendere in giro, c’era Fulvio Abbate, in guerra perenne col mondo e con la terribile jingle machine che faceva da collante a tutto il programma, e c’era Piroso, a bastonare un po’ tutti, e in fin dei conti anche sé stesso.

Un equilibrato divertissement di critica soft, talvolta demenziale, ma sempre ben calibrata, che non regalava niente a nessuno, nemmeno ai propri ospiti, che si mettevano in gioco oppure rischiavano di uscirne con le ossa rotte. C’era anche una certa vocazione per il peggio di tutta quella che riguardava la politica, la tv e la società italiana, ma la luce sotto cui veniva mostrato era sempre quella di un grottesco reperto museologico trash, quasi fosse di un’Italia lontana, che ci fossimo già lasciati alle spalle da tempo, e di conseguenza divertente e accettabile. Insomma, “(Ah)iPiroso” ci  permetteva di giustificare e appagare la nostra atavica passione per il marciume televisivo e, in definitiva, il cazzeggio, ma con un’eleganza e una sincerità di intenti che con la tv generalista di oggi non aveva niente a che fare.

Eppure ad un certo punto è arrivato il confino agli antipodi del palinsesto, in notturna, anzi, ultra notturna, dove nemmeno le misurazioni dell’auditel osavano arrivare. I fan della trasmissione hanno però continuato a seguirli, e il programma stava quasi per essere eletto a “Quelli della Notte” di questa generazione, finchè non è arrivato l’annuncio della separazione fra conduttore ed emittente, cancellando definitivamente le speranze di rivedere il programma anche nella prossima stagione.

È difficile sinceramente capire i motivi che hanno spinto fin dall’inizio la rete di Ruffini a dimostrare un tale ostracismo nei confronti del suo conduttore e delle sua creature, visto che la stessa sorte toccò a“Niente di Personale”, che nonostante il discreto successo fu brutalmente cancellato. Che all’origine ci sia veramente qualcosa di personale fra lui e l’emittente, nato dopo l’arrivo di Mentana, è praticamente certo: ma sarà solo questo il motivo?

Non è dato saperlo, intanto la questione ora è quella di indovinare dove si accaserà il giornalista comasco: Rai e Mediaset sarebbero interessate, ma a ben guardare trovargli spazio non sembra un’impresa così semplice.

A Mediaset, dopo la cacciata di Alessio Vinci nella più consona collocazione di  Domenica Cinque, si è liberato un posto per Matrix, ma sembra difficile che a Piroso, che ha sempre manifestato un certo velato nonberlusconismo, venga affidata  la conduzione di un programma che con le elezioni del 2013 alle porte si preannuncia delicatissimo. Meglio che a guidarlo sia uno come Minzolini, che infatti allo stato attuale delle cose sembra dato per favorito. Vedremo.

In Rai, manco a dirlo, quando si tratta di prendere la palla al balzo, si preferisce andare a farfalle. Il divorzio fra Piroso e La7 è arrivato solo negli ultimi giorni, ma le voci di una separazione si sono insistentemente rincorse per tutta la stagione: possibile nessuno da Viale Mazzini si sia mosso per contattarlo? Macchè, la Rai, nel momento in cui avrebbe potuto almeno pensare di fare un approfondimento politico diverso, ha preferito puntare su Emanuele Filiberto, che con il nuovo reality, “Pechino Express”, andrà a sfidare proprio il giovedì sera su La7 due giganti come Santoro e Formigli, che si alterneranno salomonicamente durante la stagione.

Il buco lasciato dall’ex conduttore di Anno Zero sarà anche qualcosa di difficile da colmare (l’hanno voluto loro), ma metterci al suo posto l’erede di Casa Savoia sembra quasi voler tappare una falla con uno scolapasta, tant’è che si dice che anche da Palazzo Chigi siano arrivate non poche perplessità al riguardo. Così però è andata, il Principe cercava un regno e la Rai, dopo Festival, Ballando, e comparsate varie, gliel’ha dato: quello televisivo.

Avanti Savoia!” dunque, indietro Piroso, che anche nell’ipotesi di una più probabile collocazione nel day time sembra dato per perso. Niente paura, ci saranno le diete salutiste ai fiori di banana e gli immortali Fatti Vostri di Magalli.

Quello che paga Antonello Piroso è forse quello di non essere mai stato in fin dei conti quel che si dice un conduttore nazionalpopolare,  ma piuttosto una figura di nicchia, adatto per l’unica fetta di pubblico che non prendeva in giro, e dalla quale a sua volta veniva rispettato e amato. Con tutti gli altri non è mai stato molto indulgente, e rischierebbe di non funzionare nel momento in cui dovesse parlare a una platea troppo eterogenea, nel caso di un programma in prima serata, o anche di uno grosso di seconda. La capacità e il bagaglio professionale non gli mancano, ma probabilmente si troverebbe disorientato e rischierebbe di non venire capito.

Uno come lui ha bisogno di coltivarsi la sua fetta di pubblico a poco a poco, di fare in qualche modo l’outsider in maniche di camicia vita natural durante per poter combattere i poteri forti da una posizione privilegiata, cioè quella  – televisivamente parlando-  del debole. Qualcosa che in poche parole gli consenta di bacchettare un po’ tutti, ma senza rischiare di esporsi troppo. Ad “(Ah)iPiroso” ci stava riuscendo, e a noi piaceva così.

L’augurio è che possa trovare al più presto un altro contenitore, ma soprattutto che sia un contenitore adatto a lui. Chissà che Sky non ci faccia un pensierino…

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3 Comments

  1. Sara settembre 24, 2012 Reply

    Concordo perfettamente, Piroso era l’antidoto alla tv trash spalmata su tutte le reti, nessuna esclusa. Sinceramente mi auguro di rivederlo presto in video. Attualmente guardo pochissimo la tv, ma se Piroso tornasse accenderei di nuovo volentieri il mio telecomando…Resta comunque la curiosità sui veri motivi che l’hanno spinto fuori da La 7. Ruffini è uno dei pochi direttori che stimo, strano che si sia fatto scappare Piroso.

    • Alessio Dell'Anna ottobre 3, 2012 Reply

      Strano sì, anche perchè figure che possano sostituirlo non ne vedo. Deve esserci stato qualche diverbio pesante secondo me tra lui e il direttore, qualcosa che sanno solo loro due, e i muri degli uffici di produzione, chissà. Intanto ci becchiamo quella pizza colossale di “Omnibus Notte”. Oppure semplicemente spegniamo il televisore.

  2. Daria marzo 7, 2013 Reply

    Adesso potete trovare Antonello Piroso qui…http://www.blogo.it/…..

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